Incontriamo Cristian, uno dei capisaldi dell’azienda.
Buongiorno a tutti, sono Cristian e sono l’addetto al barbecue!!
No, scherzo. Mi occupo principalmente di piallatura, verniciatura e cura del materiale, perché in questa azienda ci teniamo molto al dettaglio. Nel frattempo aiuto anche i miei colleghi a caricare e scaricare o in qualsiasi altro tipo di mansione, tipo risistemare il nostro capannone o il nostro magazzino.
Da quanto tempo lavori in questa azienda?
Ho iniziato facendo sei mesi nel 2014, e poi sono stato assunto il 7 gennaio 2015 a tempo indeterminato.
Era la tua prima esperienza lavorativa?
No. Prima facevo davo una mano a mio padre nella posa di piastrelle, ma in realtà facevo il dj nei locali, quello era il mio vero lavoro… a 18 anni ho cominciato nelle sale di latino americano, seguendo i miei genitori, appassionati di quel genere. E diciamo che non era male, soprattutto per “cuccare”! Poi sono passato alla dance, alla techno fino al genere hardcore, un po’ estremo… quindi quando sono arrivato qui, non sapevo fare nulla di tutto quello che ho imparato in questi anni…
Raccontami un po’ di questa azienda…
La forza di questo gruppo è sicuramente il fatto che siamo in pochi, quindi ci conosciamo tutti bene, siamo anche amici anche al di fuori del lavoro. Si va parecchio d’accordo e questa cosa fa sì che non ci siano comunque grosse problematiche, e se c’è qualche screzio, ci si manda a quel paese senza intaccare il rapporto e l’ambiente. D’altronde vedo più i miei colleghi che la mia famiglia… E poi non si può negare che il fatto che i nostri capi siano capaci, conoscano perfettamente il settore e tutte le problematiche che ne conseguono, sia un grande vantaggio per la nostra serenità quotidiana. E poi pagano sempre lo stesso giorno, e ti assicuro che non è dappertutto così!!
La famiglia Stalletti ha importanti valori e questo ci consente di svolgere il nostro lavoro con grande impegno, anche nelle piccole cose.
Come ti immagini la crescita di questa impresa? Che sentore hai e cosa ti piacerebbe…
La prima cosa che mi viene in mente è sicuramente l’ampliamento del personale e l’ampliamento delle strutture, dei capannoni. Ma queste sono sceltezze che deve fare la proprietà e che comunque fanno parte di una normale crescita di un’organizzazione come la nostra.
Poi, quali scelte possa fare l’azienda in termini di cambiamenti di produzione, questo non lo so. Molto dipende anche dalla tecnologia, da come si evolve e magari in questo ambito ci troviamo un giorno a fare porte, tavoli o strutture importanti. Alla fine il legno è molto versatile, puoi fare tante cose e i fratelli Stalletti sono sempre attenti alle evoluzioni del mercato.
Certo, esperienze come quella del Fuorisalone di Milano di quest’anno (vedi post) sicuramente ti danno una apertura di confini… partire dalla provincia e andare a Milano a piazzare un’installazione nel cuore della città è un grande cambiamento, sembra di andare in un altro pianeta… noi qui siamo comunque un po’ “provincialotti”, gente di campagna, invece loro (i titolari, ndr) sono molto più visionari, vedono le cose in un’altra dimensione e un domani magari ci troviamo a Chicago o a lavorare a Dubai! Questo tipo di operazioni, sia a livello economico sia a livello personale, ci a fare un salto di qualità. Questa è sicuramente una cosa che fa la differenza, perché se non sei improntato per avere una visione più aperta difficilmente la tua azienda può crescere.
Se posso, vorrei concludere parlando del mio vero ruolo, fondamentale, all’interno di questa bellissima famiglia… io sono l’addetto alla griglia quando arriva il periodo delle costine e delle braciole! E lì, nessuno può competere con me, né ingegneri né architetti!